La storia

L'Istituto Comprensivo è sorto nell'anno scolastico 2005/2006 come Scandicci 1 ed è denominato “Rossella Casini” dall'a.s. 2013/2014.
Comprende tre ordini di scuola: scuola dell’Infanzia, scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado. Ha una struttura organizzativa e collegiale unitaria: è un'organizzazione che consente, attraverso la collaborazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola e l'integrazione delle risorse (professionali, ma anche materiali e finanziarie), la possibilità di strutturare percorsi formativi coerenti con la personalità dell’alunno che viene seguito in tutto il suo cammino scolastico. 

Chi era Rossella Casini?
La storia di Rossella Casini ha intimamente emozionato tutti i componenti del nostro Istituto Comprensivo a tal punto da spingerli ad intraprendere un viaggio, non ancora concluso, sulla via della legalità. La prima tappa di questo viaggiare insieme di studenti, professori, genitori, denso di contenuti e significati, ha portato a un primo importante risultato ossia l’intitolazione del Comprensivo 1 proprio a Rossella Casini.

Rossella Casini

Rossella Casini  una ragazza fiorentina che alla fine degli anni ‘70 si innamora di un ragazzo calabrese arrivato a Firenze per studiare. Rossella non sa che Francesco Frisina fa parte di una famiglia vicina alla ‘ndrangheta e non può immaginare che quella famiglia è coinvolta in una sanguinosa faida. Rossella non ha gli strumenti per capire che in quei contesti non si parla e pagherà con la vita la sua volontà di giustizia. Il 22 febbraio 1981 fa l’ultima telefonata al padre Loredano, originario di Scandicci, per dirgli che sta tornando a casa ma, purtroppo, non vi farà mai più rientro. Da quel momento più nessuna notizia per 13 lunghi anni, fino a quando un pentito racconta che Rossella fu rapita, fatta a pezzi e gettata a mare con la complicità della famiglia Frisina. Viene istruito un processo lungo e complesso che si conclude solo nel 2006 con l’assoluzione di tutti gli imputati per “mancato raggiungimento della prova di colpevolezza”.
Per anni la sua storia è stata dimenticata, fino a quando, nel giugno 2013, viene ritrovata una foto negli archivi dell'Università di Firenze, frutto di un percorso curato da Andrea Bigalli, coordinatore regionale dell'Associazione "Libera - Toscana", e da Francesca Chirico, giornalista calabrese che parla della storia della giovane Rossella nel suo libro "Io parlo. Donne ribelli in terra di 'ndrangheta" del 2013.
Ad oggi il nostro Istituto Comprensivo è l'unico intestato a Rossella Casini sul territorio nazionale, mentre molti presidi di Libera sono dedicati alla sua memoria.
Per sapere di più della storia di Rossella,  clicca sul bottone qui sotto e leggi la sua storia su "Vivi" di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
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